All’inizio di un cammino… insieme

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All’inizio di un  cammino… insieme

Il 12 novembre il Vescovo di Bologna, Mons. Carlo Caffarra, mi ha affidato la cura pastorale di questa parrocchia. Vi assicuro di  aver accolto questo  incarico con grandissimo entusiasmo. Sono davvero molto contento; e ringrazio pure dell’attenzione e dell’entusiasmo con cui tanti di voi mi hanno accolto e salutato. Entusiasmo, dunque, almeno da parte mia! bella espressione; viene da due paroline greche che significano en = in e theos = Dio; l’entusiasmo è quella situazione in cui uno si trova quando è, in un qualche modo, in Dio.
Ed è proprio così: l’entusiasmo viene per le cose belle, vere e buone, che hanno sempre il sapore di Dio. La speranza è di viverne tante, di queste cose, insieme. All’inizio dunque di questa avventura, anche attraverso il bollettino, entro nelle vostre case, in attesa di conoscerci personalmente, e vorrei porgere il saluto che Gesù comanda: In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi.(Vangelo di Luca cap. 10, versetti 5 e 6). Pace che viene da lui, “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.”(cfr. Vangelo di Giovanni, cap. 14, 27) Pace che viene in noi, se la cerchiamo davvero, “da fuori” di noi. Non possiamo essere “pace” a noi stessi, abbiamo sempre bisogno di qualcuno che “ci metta in pace”, che “ci faccia stare in pace”, eterni bambini alla ricerca di abbracci rassicuranti. Alle volte ט un gioco molto pericoloso e, se ti sbagli, al posto della pace, trovi anche disperazione o per lo meno delusione. Non credo che il Signore si tiri indietro da questo gioco; ci darא la grazia per saperlo riconoscere, sentire profondamente e incontrare in quei “segni” che egli ha donato e sempre dona. Credo che la parrocchia debba essere esattamente quel luogo dove si ט capaci di custodire e identificare i suoi “segni”, e di farli fruttare in una vita che, proprio perchי segnata da Lui, ט nell’entusiasmo e nella pace, e quindi lotta con forza per una storia nuova fatta di cose belle, che fanno sempre sentire il suo sapore. Anche il Natale è un “segno”: segno efficace della presenza fedele di Dio nel nostro mondo; segno potente del suo amore per ognuno. Fare gli auguri di Buon Natale vuol dire augurarci vicendevolmente che il “segno” del bimbo di Betlemme incida su di noi la pace e il bene che ci vuole donare.

Auguri di cuore.

Don Paolo

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