Dio si è fatto uomo

  • Posted on
  • Posted in Archivio

“Noi diciamo che Tu devi di nuovo venire, ed è vero, ma non è propriamente un “nuovo” venire; poiché, nell’umanità che hai assunto in eterno per tua, non ci hai mai lasciato”. (Karl Rahner)  
Il Natale è Dio che si fa Dono  

Il Natale di Gesù di Nazareth, in senso stretto, non è un fatto “religioso”. Per religione, infatti, si intende il culto, i riti, le azioni che l’uomo “fa” per stare alla presenza di Dio. Ma l’uomo non fa nulla, fa tutto Lui! Questa è la vera novità: non qualcosa
che l’uomo merita o riesce ad ottenere con il suo sforzo, o grazie alla sua bontà, ma puro dono, pura iniziativa di Dio per venire ad abitare la vita di ogni uomo, là dove si trova.

O mio Dio non ti devo cercare lontano! Sei venuto in me, sei in ogni uomo: che io ti accolga, che io ti faccia posto e gusterò il tuo inestimabile dono di pace!  

L’incarnazione distingue l’esperienza cristiana da ogni altra esperienza religiosa perché il nostro Dio è venuto al di qua del cielo, in quel mondo che Egli ha creato, in quell’uomo che   Il Natale rende ogni uomo luogo “sacro”  Questo fatto rende ogni uomo luogo della presenza di Dio: io stesso e l’altro accanto a me, il mio amico e, addirittura, il mio nemico. Ogni uomo è luogo sacro, abitato dalla Sua presenza, incontro con Lui. Questo è il vero senso del Natale.

Dice papa Francesco:

“L’ideale cristiano inviterà sempre a superare il sospetto, la sfiducia permanente, la paura di essere invasi, gli atteggiamenti difensivi che il mondo attuale ci impone. Molti verso un comodo privato, o verso il circolo ristretto dei più intimi, e rinunciano al realismo della dimensione sociale del Vangelo. L’autentica fede nel Figlio di Dio fatto carne è inseparabile dal dono sé, dall’appartenenza alla comunità, dal servizio, dalla riconciliazione con la carne degli altri…. Oggi abbiamo di fronte la sfida di rispondere cerchino di spegnerla con proposte alienanti o con un Gesù Cristo senza carne e senza impegno con l’altro. Lì sta la vera guarigione, dal momento che il modo di relazionarci con ci risana invece di farci ammalare, è una fraternità mistica, contemplativa, che sa guardare alla grandezza sacra del prossimo, che sa scoprire Dio in ogni essere umano, che sa sopportare le molestie del vivere insieme aggrappandosi all’amore di Dio, che sa aprire il cuore all’amore divino per cercare la felicità degli altri come la cerca il loro Padre buono. ….tutti sandali davanti alla terra sacra dell’altro”. (cfr Es 3,5)

 La conseguenza pratica di questa certezza di fede è che questo Natale deve portarci ad aver voglia di ascoltare l’altro, di incontrarlo per davvero, di aiutarlo e, prima che è venuto e verrà, ora viene lì, nell’altro che vive con me o che incontro. E se lì c’è il Signore, lì c’è anche gioia vera e vita piena. Pregare il Signore nella Messa condivisa con i fratelli cuore, ricevere i sacramenti, l’Eucarestia e il Perdono… tutto è dato perché possiamo risanare le relazioni con gli altri!

Il Natale apre al dialogo con le esperienze religiose

Questo aspetto della nostra esperienza religiosa ci fa dire che non è vero che tutte le religioni sono uguali! Cristo svela veramente Dio, lo rende presente come puro dono di volta è reso prezioso e inviolabile dal Cristo stesso. Ma, ugualmente, è anche il fondamento della nostra “apertura” all’esperienza religiosa di altri.

Ancora il papa:

“La vera apertura implica il mantenersi fermi nelle proprie convinzioni più profonde, con un’identità chiara e gioiosa, ma aperti a comprendere quelle dell’altro e ognuno”.

 Certo che il Padre di Gesù Cristo è il Dio vero, ma nessun cristiano può avere la pretesa di esserne proprietario e il dialogo franco e leale con ogni uomo ci fa presentire una rispetto alla comprensione che sempre ne abbiamo… Un po’ come i Magi, le esperienze religiose presenti attorno a noi, ci portano in dono una comprensione più ricca del Padre nostro che ci salva in Cristo.

“A causa della violenza e del terrorismo si è diffuso un atteggiamento di sospetto o addirittura di condanna delle religioni. In realtà, benché nessuna religione sia immune dal fondamentalistiche o estremistiche in individui o gruppi, bisogna guardare ai valori positivi che esse vivono e che esse propongono, e che andare oltre”.

 Oltre ogni pregiudizio e oltre ogni fastidio e fatica dell’altro, abita il vero Buon Natale!

Lascia un commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *.

*
*
You may use these <abbr title="HyperText Markup Language">HTML</abbr> tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Theme BCF By aThemeArt - Proudly powered by WordPress .
BACK TO TOP