Cambiare

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Tutti vorremmo ritrovare un modo di vivere più vero, più umano: bisognerebbe cambiare un po’ i ritmi, i rapporti; ci piacerebbe avere meno ansie e preoccupazioni. Invece lo stile di vita che si và affermando nel nostro mondo ha tutt’altra caratteristica. E tutti abbiamo l’impressione di essere dentro ad un mondo che non possiamo cambiare. Ci sembra di essere su un treno ormai lanciato dal quale ora non possiamo scendere e nemmeno possiamo guidare. “Tocca ai potenti del mondo, a chi conta, cambiare le cose. Noi, povera gente, cosa possiamo fare?” La Pasqua è la festa dei cambiamenti: cambia la stagione (finalmente!) e cambia la vita e la morte degli uomini! Cambia la vita degli uomini…sì, perché le donne e gli uomini che credono alla Pasqua sono capaci di grandi rivoluzioni. “La moltitudine di coloro che eran venuti alla fede aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno diceva sua proprietà quello che gli apparteneva, ma ogni cosa era fra loro comune. Con grande forza gli apostoli rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti essi godevano di grande simpatia. Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano l’ importo di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; e poi veniva distribuito a ciascuno secondo il bisogno”   (Atti, 4) D’istinto, in questo testo, osservo cosa fanno gli apostoli: null’altro che annunciare e testimoniare la resurrezione del Signore Gesù. La certezza della resurrezione di Gesù crea due conseguenze:  tutti hanno il coraggio e la forza di vivere uniti; nasce una comunità che si prende a cuore il bisogno di ognuno e non ci sono più “bisognosi”. Nessun piano sociale, nessuna manovra economica! “Davano testimonianza della resurrezione del Signore Gesù”. Tenere davanti agli occhi la certezza della resurrezione di Gesù e della propria resurrezione dà ai cristiani la forza per azzardare un nuovo modo di vivere, senza paura. E chi non ha paura di rimetterci, di perdere qualcosa, di non farcela, di rimanere solo, è libero per occuparsi con gioia e concretezza anche del bisogno degli altri. La Pasqua poi cambia la morte degli uomini: quel mostro che è appunto la morte, “entrato nel mondo per invidia del Diavolo” (Sap. 2…) e non per volere di Dio, con la resurrezione di Gesù diviene il passaggio alla Vita Eterna, la nascita alla Pienezza, come per i semi gettati nei campi in questi giorni che morendo iniziano a vivere pienamente. E’ la paura della morte che rende noi uomini prede dell’attaccamento malsano alla vita; solo la certezza che l’amore del Padre per ognuno di noi è più forte della morte, rende vivibile nella pace gli istanti di questa vita. E sia così per tutti noi: questa Pasqua sia l’inizio di una vita nuova, nel Signore Gesù…BUONA PASQUA !  Dice il salmo 15 Io pongo sempre innanzi a me il Signore, sta alla mia destra, non posso vacillare. Di questo gioisce il mio cuore, esulta la mia anima; anche il mio corpo riposa al sicuro, perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro, né lascerai che il tuo santo veda la corruzione. Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena nella tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra.

 

Don Paolo

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